I Fiori di Bach nel trattamento dell'ansia


Negli anni ’20 e ’30 un noto omeopata, il Dr. Edward Bach, scoprì un sistema di rimedi naturali a base di fiori che poteva aiutare a riscoprire il "lato positivo" di se stessi. Egli credeva che l’attitudine o disposizione della mente giocasse un ruolo vitale nel mantenere la salute e riprendersi dalla malattia. Quando morì nel 1936, aveva sviluppato un sistema completo di 38 rimedi a base di fiori tutti ottenuti da fiori e piante selvatiche, alberi e arbusti. Questi rimedi agivano "trattando l’individuo" piuttosto che la malattia ed i sintomi. 

Le essenze di fiori, secondo la credenza popolare, ci aiutano a trattare in modo costruttivo le emozioni negative e i modelli comportamentali che conducono al nostro modo di essere felici o meno. 

Secondo tale approccio i fiori di Bach ci aiuterebbero a riequilibrare le nostre energie alleviando l’ansia, i disturbi del sonno, il disturbo da deficit dell’attenzione, gli effetti di un trauma e molte altre malattie. Potrebbero persino eliminare il bisogno di droghe pericolose, diminuendone la dipendenza.

Secondo una recente ricerca/rassegna di E. Ernst (2010) i fiori di Bach continuano ad essere popolari  e i suoi sostenitori fanno una serie di rivendicazioni mediche. Lo scopo di questa rassegna sistematica è stato quello di valutare criticamente queste rivendicazioni. In essa sono stati presi in considerazione diversi esperimenti condotti in tutto il mondo sui fiori di Bach negli ultimi anni. 

Tutti gli studi che hanno utilizzato un gruppo di controllo con placebo (cioè un gruppo cui veniva somministrata una sostanza inattiva anziché fiori di Bach) hanno fallito nel dimostrarne l’efficacia. 

I dati empirici attualmente disponibili dunque sembrano sconfermare l'efficacia dei Fiori di Bach nel trattamento dell'ansia. La maggior parte delle prove cliniche infatti non mostrano alcuna differenza tra i rimedi a base di fiori di Bach e il placebo.