Ansia in Adolescenza

Introduzione


In adolescenza l’ansia è uno stato affettivo assai frequente e non rappresenta in sé uno stato patologico; spesso tuttavia l’ansia rappresenta il punto d'inizio di una patologia. Essa si manifesta con sintomi di varia natura che vanno da quelli somatici come le palpitazioni, le vertigini, la nausea e il vomito a quelle psichiche, con una sensazione di intenso timore sino al panico.

Solitamente l’adolescente consulta il proprio medico denunciando soprattutto gli aspetti somatici dell’ansia.

L’episodio ansioso può anche far parte di quella che viene definita “sindrome di minaccia depressiva” caratterizzata da un senso di tristezza, cattivo umore e talvolta idee di suicidio accompagnati da una forte ansia che genera dal timore di essere invasi dal sentimento depressivo: è possibile che alla base di questa sindrome ci siano dei conflitti interiori legati da una parte al processo di autonomizzazione e separazione dalle figure genitoriali e dall’altra alla ricerca del nuovo oggetto su cui rivolgere la propria affettività. 

 

  • Evoluzione dell’ansia dall’infanzia all’adolescenza

Da uno studio risulta che il 20% degli adulti che soffrono di disturbi d’ansia riferiscono di aver sofferto d’ansia anche nell’infanzia. Da un altro studio è emerso che alcune manifestazioni ansiose mantengono una certa continuità dall’infanzia all’adolescenza: le fobie semplici, l’ansia di separazione che in adolescenza si manifesterebbe come fobia per la scuola e in età adulta come disturbi di attacchi di panico e inibizione.

Per quanto riguarda i disturbi con attacchi di panico e le fobie sociali, secondo alcuni autori essi insorgono principalmente durante l’adolescenza, e in misura minore durante l’infanzia.

Tuttavia la maggior parte dei disturbi d’ansia dell’adulto insorgono durante l’adolescenza: da questa età sino all’età adulta possono evolversi in diversi disturbi.

 

  • Epidemiologia

I criteri diagnostici utilizzati negli studi epidemiologici sui disturbi ansiosi negli adolescenti sono gli stessi che vengono utilizzati nei disturbi dell’adulto o in quelli del bambino; nel primo caso il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo di panico, i disturbi fobici e il disturbo ossessivo-compulsivo sono presenti nella percentuale dell’8%; nel secondo caso l’iperansietà e l’angoscia di separazione si presentano nell’adolescente sempre con la frequenza dell’8%.